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mercoledì 5 novembre 2014

6° Chakra della fronte o Terzo Occhio





Nome Indiano: Ajna
Simbolo: Due petali di Loto color indaco
Sviluppo: dai 31 ai 36 anni
Elemento: Spazio, Etere, Akasha (inconscio collettivo)
Senso: Equilibrio, sesto senso (percezioni extrasensoriali)
Forma Geometrica: Un cerchio con due ali
Pianeti: Saturno
Aromi collegati: Gelsomino, Menta, Violetta, Geranio, Giacinto
Parti del corpo associate: occhi (in particolare il sx), naso e seni
frontali, viso, orecchio interno, cervelletto
6° Chakra della Madre Terra: Himalaya
Posizione nel corpo fisico: un dito sopra in mezzo alle sopracciglia
(terzo occhio)
Cristalli per il 6° Chakra: Azzurrite, Sugilite, Fluorite Viola,
Ametista, Occhio di Falco, Occhio di Gatto, Tanzanite


Questo chakra è chiamato "terzo occhio" perché si trova al centro dell'arcata sopracciliare, alla radice del naso.
Il chakra Ajna è rappresentato da due petali di loto color indaco, che rappresentano uno la mente razionale e l'altro quella intuitiva; inoltre l'indaco è un colore che stimola la mente in profondità e illumina. Al centro del fiore c'è un cerchio che contiene un triangolo dorato (simbolo dell'organo femminile) sovrastato da una mezza luna e da un sole.
E' la sede delle intuizioni e delle comprensioni superiori, di facoltà mentali elevatissime.
E' quello che chiamiamo comunemente "sesto senso", che si aggiunge ai cinque sensi dandoci il potere dell'intuizione.
Secondo la tradizione indiana, il terzo occhio se risvegliato ci farebbe vedere ben oltre ciò che vedono gli occhi, donandoci telepatia e perspicacia, portandoci ad uno stato di consapevolezza avanzata. Attraverso la meditazione e una profonda conoscenza di sé stessi, possiamo sviluppare questo chakra, allineamento con il Testimone interiore e il Guru interiore.
Una via che porta all'espansione della coscienza passa attraverso il Reiki, un'altra passa attraverso lo Yoga, di cui uno dei pilastri base sono le tecniche di respirazione, che all'inizio stimolano uno stato di rilassamento, man mano che si procede nel percorso, si affiancano alla meditazione e alla concentrazione.
Poche persone hanno questo chakra completamente aperto, tuttavia anche se sviluppato parzialmente funziona in modo abbastanza armonioso.
Per stimolarlo: possiamo fare meditazione o visualizzazioni guidate.
Per equilibrarlo: Contemplare il cielo notturno senza stelle, magari in montagna o lontano dai centri abitati. L'infinita vastità dello spazio stellato ci fa riflettere sull'energia che muove tutte le cose e sulle leggi che regola l'Universo.
Riusciamo a portarlo in equilibrio unendo consapevolmente i due emisferi cerebrali (destro e sinistro), l'uno è senza parole, l'altro vede il dettaglio; unione del polo femminile e maschile.
Si avrà quindi una mente razionale ma rapidamente intuitiva e pronta ad accettare anche elementi mistici.
Se è in disequilibrio: si avrà una mente iperattiva, accettando solo ciò che è tangibile dando spazio solo a ciò che è provato scientificamente, rifiutando le intuizioni. Quindi non c'è spazio per la spiritualità.
Se armonico: capacità di intuizione e visualizzazione, mente aperta, idee e progetti chiari per la propria vita.
Cause di squilibrio: esperienze traumatizzanti, ambiente che soffoca l'intuizione a favore della razionalità. Antitesi tra ciò che è reale e ciò che si percepisce.
Problematiche fisiche: insonnia, mal di testa, labirintite, cataratta, sinusite, squilibri ormonali.
Il Reiki ci aiuta a risolvere le problematiche fisiche sopra citate e fa espandere la nostra coscienza, risvegliando il nostro "sesto senso".

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